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da IlMessaggero
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:: Saturday, January 25, 2003 ::
POWELL: ALMENO 12 PAESI SOSTENGONO L'ATTACCO
Il Segretario di Stato americano ha affermato che almeno 12 governi sosterrebbero gli Usa se decideranno di attaccare l'Iraq senza una nuova risoluzione dell'Onu.
''C'è un numero di paesi - ha dichiarato Powell al Forum Economico Mondiale di Davos - che hanno già indicato che preferirebbero un'altra risoluzione, ma senza di essa saranno con noi.. non voglio darvi i nomi o contarli... ma non saremo soli, questo è sicuro'' . Powell non ha fornito indicazioni su quanto tempo Bush sia pronto ad aspettare prima di decidere se attaccare l'Iraq, ma ha lasciato intendere che ciò non avverrà priam del suo incontro a Camp David con il premier britannico Tony Blair il 31 gennaio.
Intanto c'è grande attesa per il discorso sullo Stato dell'Unione del 28 gennaio. Secondo il Los Angeles Time, che cita il direttore delle Comunicazioni della Casa Bianca Dan Bartlett, George Bush dirà agli Stati Uniti di prepararsi per la guerra, ma non si spingerà fino a dichiararla.
I progetti del Pentagono prevedono che, all'inizio della guerra contro l'Iraq, probabilmente in marzo, vengano lanciati tra i 300 e i 400 missili Cruise al giorno, più di quanti ne vennero lanciati in tutta la Guerra del Golfo del 1991, secondo quanto ha riferito venerdì sera la Cbs.
Europei divisi sull'ipotesi di una guerra contro l'Iraq. I capi della diplomazia Ue si riuniranno lunedì a Bruxelles per cercare di determinare un minimo comune denominatore fra le posizioni contrapposte di Germania e Francia da un lato, Regno Unito, Spagna e Italia, vicini agli Usa, dall'altro.
Putin e Chirac hanno concordato sulla necessità di cercare ancora «una soluzione politica» alla questione irachena, nel quadro «del Consiglio di sicurezza dell'Onu». Berlusconi ha ribadito che non c'è nessuna chiamata in guerra oper l'Italia ma ''gli Usa ci considerano tra i Paesi amici ed alleati''. Il premier ha inoltre dichiarato che la riunione Ue per trovare una posizione comune contro la guerra non si dovrebbe fare vista la posizione di Germania e Francia.
Una trentina di deputati del Parlamento europeo dei gruppi socialista, Verdi e sinistra unita saranno a Baghdad «il 2 o il 3 febbraio» per manifestare la loro ostilità alla guerra minacciata dagli Stati Uniti.
:: laura 4:36 AM [+] ::
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